Di Claudia Simonelli
“Sonia Mornese, giovane e avvenente madre di famiglia, svanisce in circostanze misteriose una sera d’autunno in un centro urbano della provincia piemontese. Sul suo sereno presente e sul suo travagliato passato indagheranno l’Ispettore La Macchia, il Sovrintendente Spazzavento e, in parallelo, il disperato marito Pippo, che non può darsi pace dell’imprevedibile scelta di Sonia di abbandonare i propri affetti famigliari”.
Di genere giallo, La scelta di Sonia di Paolo Davide Manina è un’opera che si presenta con una trama interessante e una scrittura che cerca di coinvolgere il lettore. Il libro affronta temi di attualità e offre spunti di riflessione su situazioni complesse e relazioni interpersonali.
La narrazione si sviluppa attraverso una serie di eventi che, sebbene possano sembrare prevedibili, sono presentati con un certo ritmo che mantiene l’attenzione.
I personaggi, pur nella loro semplicità, possono risultare familiari e riconoscibili, permettendo al lettore di identificarsi con le loro esperienze, fatta eccezione per un personaggio specifico. Risulta infatti simpatico, ma poco credibile che in un romanzo ambientato ai giorni nostri, un uomo parli come un galantuomo rinascimentale.
La struttura narrativa, sebbene sia tradizionale, riesce a mantenere un certo interesse grazie ai continui colpi di scena che possono stimolare la curiosità del lettore.
Un aspetto interessante è l’ambientazione, che contribuisce a creare un’atmosfera che può risultare evocativa.
La prosa di Manina è caratterizzata da un linguaggio accessibile, il che rende la lettura fluida e leggera, adatta a chi cerca un momento di svago.
In conclusione, La scelta di Sonia è un libro che offre un’esperienza di lettura che può essere apprezzata da chi ama le storie semplici e dirette.
È un’opera che potrebbe trovare il suo pubblico tra coloro che cercano una lettura rilassante da godersi sotto l’ombrellone.