Prosa-poesia-breve racconto, i versi liberi di Tarzia rimandano con tono elegiaco a racconti di vita e di sera, di libertà e di politica, vissuta senza dare una spiegazione, con una sola soluzione: il vivere: “…Ora smetto di scrivere e alzo lo sguardo per perdermi, per viverti…”, oppure, “Donatevi, dolcemente, a un lento progredire”.
L’inquisizione ha arso un sacco di presunte streghe, eretici e ha sterminato i catari. Per fortuna ci siamo noi, i discendenti di quelle streghe e di quegli eretici, che ancora oggi vi raccontiamo le loro storie; sì, noi i figli di Esclarmonde de Perella, che riuscì a salvarsi portando con sé il bagaglio culturale dei catari.