Aneddoti dal cuore II^ Edizione di AA.VV
considerazioni di Gian Luca Guillaume
Voglio trattare, in questo articolo, del concorso letterario “Aneddoti dal cuore” e della relativa antologia di racconti pubblicati a novembre (disponibile gratuitamente sul web), arrivata quest’anno alla seconda edizione.
In primo luogo, è bene menzionare questo concorso per la qualità dei racconti presenti nella raccolta, pochi ma buoni, ritenuti validi per quanto concerne lo stile, il contenuto e la tematica trattata e rispettata; come da regolamento. In secondo luogo per via del mio contributo, in veste di giudice (insieme al presidente della giuria Salvatore Amato), per quanto concerne la valutazione e la scelta delle opere presentate.
Il motivo prìncipe che invoglia a partecipare a questo concorso letterario (scusate la réclame ma è doverosa) è, oltre alla gratuità della partecipazione, la tematica proposta: “Il concorso tratta di storie vere, di persone normali con un’anima speciale. È facile ricordare la vita di persone importanti, un po’ meno ricordare quella di persone normali che fanno cose importanti. Attraverso i tuoi ricordi creeremo un percorso di emozionanti memorie, ricordando persone che, con i loro piccoli gesti, hanno cambiato la vita dei propri cari e forse anche di molti altri… o forse involontariamente anche di tutti noi”. Dulcis in fundo, il miglior racconto viene premiato con una video intervista in un loco deputato adeguato, presso la Capitale italiana (così è avvenuto l’anno precedente), dal presidente e dalla presidentessa dell’associazione Archivio Spettacolo.
Il tema, caro alla maggior parte delle persone, ha suscitato curiosità e voglia di scrivere (dato l’alto numero d’iscritti), contribuendo ognuno con i propri “aneddoti”, con le proprie storie, con il proprio vissuto o attraverso racconti altrui, ascoltati e riproposti sotto forma di scrittura; nero su bianco.
Esperienza concreta di lettura e di collaborazione con lo staff (Archivio Spettacolo è l’associazione che organizza e ospita il concorso), sollazzo nel giudizio e nel confronto dei vari racconti presentati, il tutto eseguito con onesta intellettuale lungo tutto l’arco lavorativo, che va dalla ricezione degli elaborati fino alla proclamazione del primo classificato e alla pubblicazione della suddetta antologia. Questo è un breve compendio delle sensazioni provate e del mio operato.
Dico tutto questo semplicemente per esortare, chiunque abbia la passione della scrittura, essa sia in versi o in prosa, a confrontarsi e a concorrere a questo e ad altri concorsi letterari, non solo per la competizione, ma anche per il piacere d’esser letti (da sconosciuti, competenti e non) e per ritrovarsi, tra artisti, a condividere un’idea, una fantasia o un resoconto veritiero, che altrimenti passerebbe inosservato o tutt’al più sarebbe mera dimostrazione di un Narciso affatto necessario, in quest’Era tutta dedita alla vanità e all’apparenza, simulacro del Nulla più assoluto.