B-SIDE. L’altro lato delle canzoni – Inverno di Doriana Tozzi (Arcana)

Recensione di Claudia Simonelli

“B-Side: l’altro lato delle canzoni” è una tetralogia (o almeno come tale è stata annunciata, visto che attualmente abbiamo solo il volume Autunno e Inverno) scritta da Doriana Tozzi.

La recensione tratterà del secondo volume, “Inverno”, poiché purtroppo non ho avuto occasione di leggere altro della Tozzi. La sorpresa che ci ritroviamo ancor prima di cominciare a leggere è il codice Spotify della playlist, composta da ventuno brani italiani cantautoriali, ognuno dei quali ha ispirato la stesura di questo romanzo.

L’opera possiede due elementi che a me piacciono molto: una certa interattività del testo (elemento che mi aveva già colpita in Nostalgia pubblicitaria di Dario Pubblici) e la musica, che è sempre stata una delle mie più grandi passioni.

La storia principale vede il/la nostro/a protagonista, dal sesso non meglio specificato, alle prese con un pacco urgente da consegnare in questo condominio, a una certa Miss Terry; questa storia è soltanto la cornice entro la quale si cala la narrazione vera e propria. Infatti, il nostro corriere, nel tentativo di trovare la sfuggente Miss Terry sarà costretto a bussare alle porte, varcandole, di tutti gli appartamenti di questo strambo condominio. A ogni appartamento corrisponde una canzone della playlist, alla quale la narrazione si ispirerà liberamente per dare voce e sostanza a personaggi molto strambi, spesso incomprensibili, dissoluti. Non mancheranno infatti offerte di alcool, spinelli e ogni sorta di intruglio allucinatorio.

Questi personaggi non mancano di una certa profondità, di sentimenti, di situazioni a volte discutibili, qualche volta scabrose. Tutti hanno però un messaggio da lasciare, e le varie morali della favola si inanellano come perle sul filo, una dopo l’altra. Bisogna terminare di leggere tutto il testo per riuscire a vedere la collana nel suo intero splendore.

La scelta di non dare un’identità vera e propria al protagonista mi sembra voluta dall’autrice, probabilmente per permettere proprio a tutti di potersi immedesimare nella storia; al tempo stesso forse rappresenta anche un punto debole, poiché a tratti la narrazione, nonostante la scrittura limpida, pare vagare troppo, lasciando la sensazione di non riuscire a cogliere perfettamente il senso.

Non mancano di certo i riferimenti letterari (anche questi liberamente ispirati), in special modo ad Alice nel paese delle meraviglie di Carroll, nonché alla Divina Commedia di Dante.

La narrazione è molto fluida, ironica, divertente. Personalmente non amo tutti gli artisti e cantautori inclusi nella playlist, ma questo non invalida la lettura di per sé, perciò è una cosa sulla quale si può tranquillamente soprassedere; a fare da contraltare, c’è stato anche qualche pezzo a me sconosciuto che ho apprezzato e aggiunto alla mia personalissima playlist.

In generale B-Side è un’opera molto originale, ben scritta e strutturata. Speriamo di poter leggere altro di Doriana Tozzi per poter godere ancora di questo magico, strambo mondo, a volte fatto di lustrini, a volte fumoso e dissoluto come Bukowski.

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