di Claudia Simonelli

Sotto il cielo di Roma è una raccolta di racconti, edita da Catartica.

Il fascino delle storie narrate da Sira Fonzi risiede tutto nell’ambientazione, che risulta vivida, un personaggio sempre presente.

Non siamo nella Roma patinata del cinema; piuttosto ci confronteremo con la realtà delle borgate, lontani dal Colosseo, da Piazza di Spagna o da Villa Borghese.

Sotto il cielo di Roma è una passeggiata primaverile durante la quale l’autrice accompagna il lettore e gli mostra le passanti che, come anime invisibili, calcano la scena a passi leggeri e poi rapide sfuggono allo sguardo.

Un universo tutto al femminile quindi, che un po’ si mostra e molto cela tra le righe, narrando la propria storia, ma lasciando a chi legge la possibilità di immaginare mondi infiniti e sorprendenti.

Nessun eccesso, nessun manifesto femminista: Sira Fonzi con maestria dipinge donne ad acquerello che, attraverso il proprio vissuto, scatenano domande e riflessioni importanti con delicatezza. Le protagoniste con cui ci confrontiamo non sono delle eroine perfette e, anzi, sono donne dal carattere sfaccettato; alcune di loro sono antieroine tutt’altro che scontate.

Le sette storie non sono direttamente collegate tra loro, l’ambientazione fa da collante, da sfondo in movimento mentre loro scorrono come i frame di un film drammatico con un finale aperto; la città è viva, brulica di contraddizioni mentre queste donne sentono di morire, almeno in parte. Sono alla ricerca di qualcosa che le riporti alla vita, una vita totale, di loro assoluta proprietà. E questo qualcosa lo cercando, lo vedono, a volte lo trovano. Senza cliché, senza retorica.

In poco meno di cento pagine ci si imbatte in un inno alla femminilità originale e delicato, che fa sbocciare sorrisi amari e riflessioni. Storie che si consumano sotto il cielo di Roma ma che, in fondo, si potrebbero svolgere sotto qualunque cielo.